La “Primavera” di Sandro Botticelli in cui vero nome è Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, racconta nel celebre dipinto, custodito nella Galleria degli Uffizi a Firenze, il rapimento per amore ad opera di Zefiro vento di primavera, della ninfa Clori (in greco Clorìs) e la mette incinta; da questo atto, Cloris rinasce trasformata in Flora, la dea della primavera.
“Io, ora chiamata Flora, ero Cloris" (i Fasti, di P. Ovidio Nasone, libro V)
Dalla Dea dei Fiori prende il nome la Corte di Cloris: il giardino interno, sereno e rigoglioso, è un luogo ameno dove la dea si circonda della sua corte di fiori e piante, accompagnata dal suo innamorato Zefiro, il vento di Primavera. Narrano i miti che la Rosa nacque dal passo di Cloris, poi Flora per i latini, che inciampando su una bellissima ninfa ormai senza vita decise di risvegliarla nelle sembianze della regina dei fiori: la Rosa.
Un'altra trasformazione attuata dalla dea, questa volta una ripicca per l'amore tradito con il suo amante Zefiro, trasformò la ninfa Anemone in un meraviglioso fiore che porta ora il suo stesso nome; anche Anemone soggiorna nella corte della dea Cloris, ne fa parte e la arricchisce, segue la dea e ne tesse le lodi, ma è destinata a non incontrare più il suo amato e amante perché obbligata a sfoggiare la sua meravigliosa bellezza fiorita nei tempi che precedono la Primavera, cosicché sia già scomparsa quando la stagione mite arriva spinta dolcemente da Zefiro.
Il Giardino del Relais la Corte di Cloris, è una eccezionale oasi di pace e tranquillità dove rilassarsi tra colorati fiori profumati e i suoni dell'acqua e della natura. Il giardino è il luogo ideale dove poter leggere un buon libro, bere un caffè, o semplicemente fermarsi per rilassarsi dopo una giornata trascorsa tra le meraviglie di Firenze, culla del Rinascimento e Patrimonio dell'Unesco.